(5 / 5) Argiolas è sinonimo di vino sardo e Nuragus di Sardegna. Nel segno di questo gioco di parole, sotto la lente di ingrandimento di Vinialsuper finisce oggi il Nuragus di Cagliari Doc 2018 “S’Elegas” di Argiolas. Solo una delle etichette della linea “Tradizione” della cantina di Serdiana, in vendita nella Gdo dell’isola e in selezionati punti vendita di alcune insegne nazionali.
LA DEGUSTAZIONE
Giallo paglierino, alla vista. Al naso il Nuragus di Argiolas evidenzia tratti aromatici sinuosi, che invitano all’assaggio. Le note fruttate mature (esotiche), molto precise, si fondono coi richiami minerali e alla macchia mediterranea.
Proprio la mineralità è il tratto distintivo dell’assaggio, dal centro bocca sino alla chiusura. Piacevoli i ritorni di frutta matura, ancora una volta precisi. Segue un lunghissimo allungo su una nota salina, in grado di chiamare inesorabilmente il sorso successivo.
La chiusura di sipario assoluta è fresca e balsamica, in un gioco tanto piacevole quanto antitetico con l’ingresso, fruttato e piacevolmente aromatico. Molto ben integrato l’alcol (13,5%) per nulla disturbante. Perfetto l’abbinamento di Nuragus Argiolas 2018 con antipasti, carni bianche e pesce.
LA VINIFICAZIONE
Uve Nuragus in purezza, selezionate dai vigneti della Tenuta Vigne Vecchie: circa 40 ettari complessivi sulle colline vicine al comune di Selegas, in provincia di Cagliari, che dà il nome all’etichetta.
Le viti affondano le radici su un rilievo calcareo e marnoso che presenta sia terreni bruni e profondi che suoli con forte presenza di calcare, adatti ai vitigni a bacca bianca come il Nuragus. Le uve vengono pigiate in presse pneumatiche ad azione molto soffice.
Seguono una decantazione naturale intorno ai 10 gradi di temperatura, una fermentazione in tini inox termo-controllati a 16/18 gradi per circa 18 giorni e una conservazione a temperatura controllata e protezione dall’ossidazione mediante gas inerte.
Prezzo pieno: 9,90 euro
Acquistabile presso: Iper, La grande i / Conad
® Riproduzione riservata
sostieni winemag.it
Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.
Dello stesso autore
- 50 anni di VDP.Weinbörse: l’evoluzione del vino tedesco dallo sfuso ai Grosses Gewächs
- Gavi Riserva: sprint del Consorzio con la rielezione di Maurizio Montobbio a presidente
- Marchisio da Vitevis a Cadis: all’orizzonte un maxi gruppo Soave-Bardolino-Valpolicella?
- Lo Champagne nel 2024? Sostenibilità, Piwi e nuovi Bureau nei Paesi chiave
- Jacopo Bonanini, figlio d’arte: primo vino a 11 anni e ricavato in beneficenza
Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia.